venerdì 2 dicembre 2011

Il castigastronzi

Alberto è un giovane precario (ed è anche tanto altro, come si evince ad esempio dal suo sito: mi si perdoni la descrizione riduttiva) che, proprio come me, si trova a leggere ogni giorno annunci indecenti. Non lo conosco di persona, ma gli ho chiesto l'amicizia su Facebook ed ho iniziato a seguirlo e stimarlo dopo aver letto i suoi commenti agli annunci di lavoro. Rispettando una sua richiesta non li trascriverò qui, mi limiterò a parlare di lui e con lui (e vi avviso: questo sarà un post lungo, ma a mio modesto avviso vale la pena perdere altri cinque minuti - che se già state qui significa che forse un po' di tempo libero l'avete - e leggerlo) di questa "attività" da commentatore che mi ha dato l'idea per il titolo.


Alberto risponde ad ogni annuncio equivoco, ad ogni proposta di stage non retribuito, ad ogni post sospetto con lunghi e fantasiosi commenti. Ogni volta che li leggo è una grande emozione, e siccome il suo cognome inizia con la lettera Z, io immagino che quella Z venga impressa, metaforicamente, sui calzoni degli inserzionisti manigoldi, Zorro style. Ecco, secondo me il soprannome "Il castigastronzi" va più che bene.
Alberto scrive attraverso il flusso di coscienza, e se da un canto è difficile seguire un suo discorso, dall'altro finalmente ci si rende conto che lo "stream of consciousness" non è solo una cosa che si studia al liceo quando si parla di James Joyce o Virginia Woolf, si tratta piuttosto, a mio avviso, di una trascrizione del dolore. Se siete curiosi di leggere i commenti di Alberto, sarà sufficiente andare nella sezione "Annunci" del sito lavoricreativi.com e spulciare le inserzioni, troverete parecchio materiale genuino. Se siete gggiovani alla disperata ricerca di un lavoro e per trovarlo, non avendo amici e parenti importanti né i "giusti contatti" che nella vita servono parecchio, allora probabilmente lo conoscerete già.

Iniziamo con le domande allora, buon impegno a tutti.


- Come ti è venuta l'idea di commentare ogni annuncio "creativo" in maniera altrettanto "creativa"?


"Non è che c'è un idea tipo "ecco, questo ha impiattato un piatto di schifezze e non le mangio e gli dico che è un piatto di schifezze, preferisco digiunare, grazie". Ho seguito una via che penso sia un po' la prassi da seguire di questi tempi moderni, che non è battuta da tutti ma a leggere e ascoltare e vedere credo sia battuta da tanti: lavoro-disoccupato-ricerca(lunga e estenuante chiaccherate mail bla blablaggini)-trovato lavoro pieno di punti di domande oscure-inculat# finale-disoccupato. Il serpente che fa un anello mordendosi il culo. Caso vuole che l'atto finale della pratica dell'inculaggi# sia un post li, sull'esotico L.C. (Alberto fa riferimento ad una sua esperienza lavorativa fallimentare, quando subito dopo il licenziamento da parte di un'azienda ha trovato sul sito di LC un annuncio inserito dalla stessa azienda nel quale si cercava un suo "sostituto", nda) Allora ho pensato, visto che il solo provvedimento che han preso quelli di L.C per evitare certe situazioni è stato introdurre ai commenti, ho pensato: evitiamo che qualcuno risponda e poi si trovi anche lui a far parte di quelle pratiche, e ho scritto dell'esperienza, chi mi ama mi segua e il giorno stesso e quello dopo qualcuno si è preso il tempo di ringraziare e dirmi stavo per chiamarli e rischiare di farmelo lubrificare e qualcunaltro ha messo qualche polliceinsu e io ero felice. Che uscito da quel posto mi veniva da piangere, e ho lacrimato, ma non per via ecco sono disoccupato ancora, per via che quella è la situazione del lavoretto all'italiana che vediamo e leggiamo e sentiamo ovunque che si sa è banale anche scriverlo e l'ho vissuta e mi veniva da piangere, ho pianto, perchè qualcun'altro si sarebbe ritrovato li, uguale, a piangere magari e se è vero quello che mi han scritto allora forse 4, forse 5 persone, non han pianto almeno per quel posto li. Amen. Poi è tutto automatico, c'è un gran fermento e tutto e i mezzi sono tantissimi per fare qualsiasi cosa e ci sono i "commenti" visibili a chiunque sia in una certa situazione altrimenti non guarderebbe L.C e sono ragazzi ragazze gente del mestiere più o meno che condividono esperienze che poi sono in fondo le mie, a guardare il "lavoro" e il modo di "gestire" lavoro nell'italia del 2011 quasi 12 e quel modo non è controllato, c'è dell'abuso ovunque per questo e probabilmente chi abusa è anche furbo che sa è pieno lì fuori e il coltello dalla parte nel manico e il buono e brutto tempo.
Alle persone che io definisco senza cuore che pubblicano "annunci" dubbiosi, o con formule obsolete (chi ha parlato dei fantomatici stage+rimborso spese?) o annunci che non c'entrano assolutamente con opportunità lavorative, gli scrivo la mia roba.
La cosa più semplice sarebbe mandarli a fare in cul#, però quello lo fanno in tanti e allora penso, difronte a post così esotici surreali e irreali, penso perchè dire le cose che sanno tutti di fronte a tanto ciarpame e in alcuni casi, di fronte a tanta genialità? Cosa è che non sa la persona di riferimento, quella che teoricamente è reale e ha pubblicato quel determinato annuncio? I cazz# miei, semplice.
E mi metto li, magari con una lattina di cocacola vicino e un mp3 in sottofondo e apro il rubinetto raccontando qualcosa di mio, inventato o situazione reale ma non basterebbe sennò tanto vale aprirsi un blog e allora mi ricavo un piccolo spazio nel commento dove dico alla persona, che mi sembra giusto rivolgermi proprio a lei, gli dico più o meno che secondo me a scrivere quelle robe non è bello. Alla fine, se il concetto vuole passare a chi di dovere o a chi legge passa, sennò ovviamente ognuno ci vede quello che vuole.Dopo mesi, a vedere la gente che mi ha "cercato" su librofaccia e i commenti e le mail minatorie da parte di certi signori, quattro, continuo a vedere bene quello che ho iniziato che a me, aprire il rubinetto, viene così ed è come se avessi trovato il mio mestiere, ovviamente non retribuito".

Loro possono sfruttarci, noi possiamo sputtanarli: uno scambio equo? Potrebbe secondo te succedere qualcosa di buono a fare così, a sghignazzare sugli annunci scemi di chi vuol prenderci in giro, anziché denunciarli (che tanto non possiamo)?


"Tutte le volte che si scrive roba in risposta ad un fantasiosissimo annuncio, e poi il tizio o la tizia dell'annuncio rimuovono quell'annuncio, magari sprofondando in qualche inferno per la vergogna, allora per me è assolutamente uno scambio equo. Di buono c'è che qualcuno se la ride, qualcuno non rimane imprigionato in quegli annunci, qualcuno pensa: ma questo tizio (cioè io) è un matto che non ha proprio un cazz# da fare, qualcun altro occupa il tempo e qualcun altro leva annunci di torno. Per come la vedo di roba buona ce ne è tanta. Che si sa, uno fa un po' quello che può con i propri mezzi che se con i miei arrivo sino ìi e vedo qualcosa a fare così, allora va bene”.


Ci si sente meglio dopo aver commentato un annuncio con un simbolico calcio in culo?


"Non è questione di sentirsi meglio dopo aver scritto della roba, che tanto qui intorno, della mia esistenza non cambia nulla e la disoccupazione rimane e le cose da voler dire sono ancora tante e c'è la consapevolezza che in fondo non serva a niente e al massimo arriva una minaccia psicologica o un annuncio levato o niente, non è meglio. Io, per me, aspetto il prossimo annuncio. Quello che è meglio, che non sono un giustiziere o un intrattenitore, è che a leggere per un minuto o due dipende da quanto ho messo giù ma a leggere le mie robe qualcun'altro si faccia due risate e in quel momento condivida quello che voglio comunicare, partendo dal fatto che siamo sulla stessa barca e viviamo, probabilmente, le stesse esperienze. Lavorativamente scrivendo".


Puoi parlarmi in maniera più approfondita delle mail "minatorie" aka guerra tra poveri?



"Mail minatorie sono mail che verrebbe semplice definire mafiose. Tipico: smettila di scrivere, di fare, di pensare o provvediamo con tizio e caio e sempronio ti taglierà la testa per ordine della regina. Qualcuno mi ha scritto di meditare per bene alla risposta. Io, di risposte, non ne ho mai date, ho cliccato cestina e poi dal cestino ho cliccato svuota definitivamente il cestino. E ho continuato. Che è proprio una guerra tra poveri: io insisto, il tizio di turno incazzato solamente che nelle robe che scrivo c'è rispetto, ci sono probabilmente cazzate, ci sono storielle e c'è scritto di modificare un pochino alcune cose che ha messo lì, come un consiglio. Minacciare per queste cose è eccessivo ecco perchè ritengo anche loro dei "poveretti", come il sottoscritto. C'è tanta autoironia credo indirizzata a persone che non ne hanno nemmeno un po', ma in fondo è un po' uno dei mali attuali, di non fare autoironia a sufficienza".


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